È la specie più diffusa, nel Santuario e probabilmente in buona parte dei mari italiani. In Adriatico si trovano solo nelle acque profonde meridionali (mentre nella parte centrale e settentrionale prevalgono i tursiopi). Si alimenta di pesci e cefalopodi e gli elementi da cui è minacciata sono tra gli altri la cattura accidentale nelle reti da pesca e le epidemie di morbillivirus.
Spesso le stenelle si avvicinano alle barche ma è importante non “forzarle” se sono intente ad altro (cacciare, riposarsi) o quando nel branco ci sono dei piccoli (nel Santuario, verso la fine dell’estate).
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STENELLA | |
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Nome scientifico | Stenella coeruleoalba |
Nome inglese | Striped dolphin |
Dimensioni | 2 m; 80- 120 kg |
Come riconoscerla da lontano | Si trovano in branchi, anche di qualche decina di individui. Possono saltare o comunque fare spruzzi visibili alla superficie. |
Come riconoscerla da vicino | E’ il cetaceo che più frequentemente viene a farsi spingere dall’onda di prua della barca. |
Comportamento | Può essere molto vario: dal riposo in superficie, a salti fuori dall’acqua. all’avvicinamento spontaneo alla prua della barca |
Consigli per l’osservazione | Mantenersi a distanza ( codice di condotta) a velocità costante in attesa che vengano a “cavalcare” l’onda di prua |
Reazione al disturbo | Allontanamento, colpi di coda alla superficie, immersione |
Habitat | Tendenzialmente sopra fondali alti, ma occasionalmente anche in zone con fondali che digradano da 200 m in giù (scarpata continentale) |
Frequenza di avvistamento | |
Con cosa può essere confusa | delfino comune, tursiope |
Stato di conservazione nella lista rossa IUCN | vulnerabile |
Caratteristiche distintive | • tipica sagoma del delfino, • relativamente piccolo • rostro (“becco”) sporgente; • due pennellate bianche sul fianco |